La Residenza è stata fondata dal Marchese Emanuele Tapparelli D’Azeglio, Conte di Lagnasco e Genola, con testamento del 7 giugno 1888 e fu riconosciuta Ente Morale con Regio Decreto del 1890, dopo la morte del fondatore avvenuta a Roma il 24 aprile dello stesso anno.
Il marchese Emanuele Tapparelli D’Azeglio, nasce a Torino il 17 settembre 1816 da Roberto e Costanza Alfieri di Sostegno. Laureatosi in giurisprudenza, è introdotto nella carriera diplomatica. Viene destinato a Londra con l’incarico di Consigliere d’Ambasciata, dove dimorerà fino al 1875.
Il 15 novembre 1871 viene nominato Senatore del Regno d’Italia e nel 1877 Consigliere della direzione del Museo Civico d’Arte Antica di Torino.
Consapevole di chiudere, dopo sette secoli, la storia di una famiglia “onesta e onorata” destina la parte più cospicua del suo patrimonio alla fondazione di un’Opera Pia, intitolata a Suo nome, a favore degli ammalati e degli anziani della Provincia di Cuneo, con la precedenza alle persone provenienti dai comuni di Lagnasco, Genola, Maresco Savigliano e Saluzzo antichi feudi della famiglia Tapparelli.
Per un decennio l’Ente stabilì la propria sede in un palazzo preso in affitto in Saluzzo (casa Vercellone). Nel 1901 fu ultimata la costruzione dell’edificio principale e fu quindi inaugurata alla presenza del Re d’Italia, Vittorio Emanuele III, la nuova sede, che ospitava all’epoca 220 persone. Negli anni ‘20/’30 furono costruiti la chiesa ed il padiglione staccato (oggi sede dei nuclei N.A.T.. e R.S.A.)
La Residenza Tapparelli oggi
Oggi la Residenza Emanuele Tapparelli D’Azeglio è una struttura polivalente in grado di ospitare fino a 177 persone autosufficienti e non in nuclei R.A./R.A.A, R.S.A., N.AT. (Nucleo Alzheimer Temporaneo), più altre 20 in un C.D.I. (centro diurno integrato per anziani non autosufficienti).